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N°101 - Federico Quaglini e Padre Pasquale riflettono su Nuccia n. 2
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Grazie, Gesù, per averci regalato Nuccia. Alleluia!

2° MESSAGGIO AUTOBIOGRAFICO: SONO NUCCIA… rosa


....................................................................................................................10 / 2 / 1995
Sono Nuccia. Molti di voi mi conoscete già; altri mi ascoltate per la prima volta e,
quindi, mi presento, raccontandovi brevemente un po’ della mia vita. Sono nata a Catanzaro
un lontano venerdì santo. Ho 59 anni; vivo con una zia anziana ed una cugina, che si prende
cura di me. Non ho né fratelli e né sorelle. Sono una vostra umile sorella ed ho vissuto e
continuo a vivere nella sofferenza. Non ho mai camminato. In tenera età sono stata colpita da
paralisi progressiva deformante, per cui il mio corpo è un corpo martoriato e contorto. Negli
anni sono stati interessati tutti i muscoli del corpo, togliendomi poco per volta ogni forza e
possibilità di movimento e comprimendo e spostando la sede degli organi interni. Da qualche
anno non riesco più a muovere nemmeno le braccia. Le mie mani sono debolissime, hanno
appena la forza di stringere la corona del rosario. E, in più, tra le dita mi mettono la penna e,
con l’aiuto di mia cugina che mi sposta i fogli, con grande fatica, ma con tanta gioia, riesco a
rispondere alle tante lettere che ricevo.
In me, debole creatura, opera ogni giorno la potenza di Dio. Soffro, soffro molto.
A questo terribile male Dio ha risparmiato la mia intelligenza e mi ha fatto scoprire la felicità
di esistere, di amare la vita e gioire; e, pur non avendo le gambe per camminare, mi ha fatto
scoprire la vera libertà, quella dello spirito. La luce della fede mi ha fatto attingere alla
Sapienza Divina e, senza rendermene conto, sono molto attenta ai bisogni degli altri e molti
sono coloro che mi vengono a trovare, specialmente i giovani, che entrano in confidenza e mi
raccontano le loro storie e i loro problemi. Ed io sono pronta ad ascoltarli, ad incoraggiarli, a
rasserenarli e ad aprire i loro cuori alla speranza, a dir loro che Dio è amore. Nonostante le
mie condizioni, lodo e ringrazio il Signore per questa ricchezza di rapporti umani che ha
creato intorno a me. Ho avuto una madre meravigliosa, dolcissima, che ho perso da due anni,
ma, grazie ai parenti e agli amici, tutto è stato ed è, per me, un balsamo salutare per la mia sofferenza.

In tutto questo ho visto sempre la tenerezza e la presenza continua di Dio, che non
abbandona mai i suoi figli. E ho compreso che la sofferenza va accettata e con mansuetudine
offerta, perché è dono: tutto è grazia. Gesù e Maria sono stati e sono i miei maestri. Ai piedi
della croce, contemplando il Crocifisso con amore, ho sempre trovato la pace, il coraggio
di andare avanti. Guardando le Sue piaghe, mi sento amata: il mio cuore è avvolto dalla
gioia e dal Suo calore, e mi sento lusingata di vivere le Sue stesse sofferenze, perché ho
sempre partecipato e partecipo alla Sua passione. In quest’ultimo periodo sono condotta ad
una più intensa sofferenza. I miei polmoni non funzionano e la tosse mi strazia. Soffoco. Le
mie forze vengono meno, ma dico “fiat” e “grazie”. Gesù è il mio vanto, la mia forza, la mia
gioia, la mia pace, la mia vita. E quindi io dico: viva la vita, viva l’amore, viva Gesù e Maria.
A voi, fratelli e sorelle, voglio dire: offrite con amore tutti i disagi, le sofferenze
quotidiane, non lamentatevi, non imprecate, non ribellatevi, ma lodate e ringraziate il Signore
sempre. Il buio della notte si aprirà alla luce di Cristo Risorto; confidate in Lui, abbandonatevi
alla Sua volontà. Lui sa cosa è bene per noi. Pregate sempre. Io mi unisco alle vostre
preghiere, soprattutto per quanti soffrono nell’anima e nel corpo e non accettano.
Offriamo tutto al Signore, certi che nelle sue mani tutto verrà trasfigurato e tutti
insieme proseguiamo il cammino cantando le sue lodi. Questa è la mia vita: è una vita
semplice ma ricca di amore.

Ed ora se mi permetti, Federico, volevo dire una preghiera che ho fatto:
Al termine di questa serata bellissima,
Voglio ringraziare e lodare il mio Signore, perché ha permesso che io, misera
creatura, abbia potuto, attraverso questa meravigliosa radio, essere la sua portavoce. Ti
ringrazio per questo meraviglioso dono che è Radio Maria, grazie alla quale molte anime si
sono redente e sono uscite dalla solitudine e dalla disperazione. Tocca il cuore di tanti fratelli
ancora lontani. Ricomponi nell’amore tante famiglie disgregate, dai forza ai sofferenti, guida i
giovani lungo le vie da percorrere, dona luce alle menti di coloro che governano i popoli.
Infondi pace in tutti i fratelli ristretti, fa che, grazie alla fede, nasca in ogni cuore la speranza
della salvezza eterna. Grazie, Gesù, perché sei nostro amico, il nostro sostegno; grazie, perché
ci tendi le mani ogni qualvolta siamo in difficoltà. Benedici e proteggi i conduttori di R.M.,
particolarmente Padre Livio e Federico, che con la loro generosità hanno fatto proprio il Tuo
progetto universale per la salvezza dell’umanità.
Ti prego, Signore, effondi il Tuo Spirito su queste persone che collaborano con Te.
Non permettere che perdano di vista le principali responsabilità, né la forza di portare avanti il
Tuo progetto d’amore. O mio Gesù, ti prego soprattutto per Federico, che hai chiamato non
solo al matrimonio, ma anche all’apostolato. Fa che, per grazia Tua, egli sappia conciliare e
portare avanti le due missioni che gli hai affidato. Fa, o Signore, che sia sempre sostenuto e
confortato da parte dei suoi cari e di tutti gli amici. Aiutaci, Signore, a perdonare; fa che
l’amore sia sempre più forte. Grazie, Signore, perché non ti stanchi mai di noi e ci dai sempre
il Tuo aiuto e il Tuo amore. Grazie per ogni giorno, per ogni speranza. Grazie, grazie, o mio
Signore, e Tu, Maria, mamma dolcissima, prega per noi. Amen...

Spargete a piene mani ilseme della speranza e dell’amore!

Buona notte a tutti, miei cari, in Gesù e Maria. Nuccia